Caro materiali: imprese e contratti a rischio

2021-12-27 12:27:28 By : Mr. Jerry Wang

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Nel ribadire la gravità della situazione, ASSISTAL parla di inevitabili rescissioni contrattuali legate alla tenuta finanziaria delle imprese

Caro materiali e tenuta finanziaria delle imprese di settore: un connubio infelice che rischia di mettere a rischio tutto il sistema produttivo, senza adeguate soluzioni al problema.

Lo conferma Angelo Carlini, Presidente ASSISTAL, l’Associazione Nazionale Costruttori di Impianti, dei Servizi di Efficienza Energetica – ESCo e Facility Management, aderente a Confindustria: “Tutto il sistema produttivo è in grave difficoltà ed ogni giorno in più sen za misure adeguate, è un repentino avvicinamento verso una condizione di insostenibilità”.

In attesa del decreto di rilevazione dei prezzi dei materiali da costruzione relativo al 1° semestre 2021, riportiamo la tabella elaborata dall'Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) sui dati Meps, Prometeia e Siteb, in cui vengono evidenziati i rincari dei prezzi dei principali materiali da costruzione.

Ferro - acciaio tondo per cemento armato (prezzo base)

Legnami di conifere (or. Svezia)

I dati effettivamente sono preoccupanti. Il rischio, sempre più concreto, secondo Carlini, è che si assista ad un blocco dei cantieri, all’apertura di contenziosi e alla rescissione dei contratti per eccessiva onerosità, a causa di una si tuazione incontrollata che vede rincari fino al 60- 70% e d è priva, quindi, di quell’equilibrio di mercato che è alla base dei negoziati.  Il risultato? Condizioni difficili per lavorare, perché gli operatori si ritrovano a fronteggiare fattori esterni di grande portata e assolutamente indipendenti dalla propria volontà.

Sarebbe quindi necessario un intervento immediato, fornendo alle imprese sostegni finanziari adeguati per poter proseguire o avviare i lavori: il fondo da 100 milioni per la compensazione degli aumenti registrati n ei primi sei mesi dell’anno su tutti i lavori pubblici è infatti al mercato dei lavori pubblici e non contempla nemmeno le opere del settore privato , anch’esso affanno.

Per questo motivo, ASSISTAL ha avanzato alcune proposte al Ministro Giovannini, a partire dall’art. 106 del Codice degli appalti per la revisione dei prezzi dei materiali, compresi i vettori energetici.