GIORNALE RADIOPIU 11 OTTOBRE 2021 DIRETTORE MIRKO MEZZACASA – Radio Più

2022-06-18 21:41:52 By : Ms. Amy Zhu

La macchina nel frattempo  stata ordinata,  servono i tempi tecnici per attrezzarla a dovere con pedane e spazi adeguati al movimento della carrozzina 

REDAZIONE Si è conclusa da alcuni giorni la raccolta fondi per acquistare una nuova auto a Riccardo Tegner.  L’iniziativa è stata appoggiata anche da Radio Più e nelle ultime ore è arrivato il bonifico da Eppela a cui si aggiungono i soldi arrivati direttamente sul conto corrente della famiglia. In totale sono stati raccolti 29.000 euro, di cui quasi 22.000 solo online.

L’auto che Agostino intende acquistare per Riccardo prevede una spesa di 35mila euro, per questo rimane aperta la possibilità di poter contribuire, non più su piattaforma eppela, piuttosto sul conto corrente privato della famiglia Tegner.

IL RINGRAZIAMENTO DI AGOSTINO TEGNER, PAPA’ DI RICCARDO

FALCADE Oggi dalle 8:30 alle 10:30 nelle vie Cime D’Auta, Col di Frena, Patrioti, Giovanni Marchiori, Colmaor e Trento. Sempre oggi dalle 14:30 alle 16:30 nelle vie Cime D’auta, Colmaor e Giovanni Marchiori

CANALE D’AGORDO Oggi dalle 8:30 alle 10:30 nelle vie Pisoliva, Fregona e Sot Fregona

Una morte naturale, seppur inspiegabile,  la mamma, che vive in Cadore, ha provato a contattare più volte il figlio, senza però ricevere risposta.

FELTRE Senza spiegazione, almeno per ora, la morte di un giovane di soli 24 anni,  in pieno centro a Feltre. Andrea Codarin, 24 anni  di origini cadorine, ma da tempo  a Feltre noto  tatuatore nello studio Mountain Tattoo della vicina piazza Isola. A chiedere l’intervento dei carabinieri e dei vigili del fuoco è stata la mamma del giovane che dopo una serie di chiamate a vuoto sul telefonino del figlio ha chiesto alle forze dell’ordine. I  carabinieri di Feltre, poco dopo le 16,  hanno fatto la triste scoperta. Il ragazzo era riverso a terra all’interno del bagno, ormai privo di vita. Si cercano elementi per tentare di dare una spiegazione al decesso. Andrea aveva trascorso un sabato sera spensierato e sereno in un locale della città tirando tardi con gli amici.

FELTRE  Scontro violento,   Alessandro Cassol 47 anni di Santa Giustina versa  in gravi condizioni all’ospedale di Feltre in prognosi riservata. L’incidente nel tardo pomeriggio di ieri lungo via Bagnols.  La 67 enne B.D. di Seren del Grappa era al volante di una Hyundai i10. La donna è uscita dallo stop proprio mentre stava sopraggiungendo la Vespa con il sella Cassol che ha tentato una disperata manovra per evitare l’impatto, ma ha centrato in pieno la portiera posteriore dell’utilitaria. Uno schianto violentissimo nel quale il vespista ha riportato contusioni gravi, tanto da essere trasportato all’ospedale Santa Maria del Prato e subito trasferito in rianimazione.

SAN VITO DI CADORE Sabato poco dopo le 18:30, si è verificato un distacco di roccia dal monte Marcora che ha causato una frana detritica verso la zona Chiapuzza nel comune di San Vito di Cadore: i Vigili del Fuoco sul posto. La frana si è riversata in una zona non abitata. Ieri mattina il consigliere provinciale delegato alla Difesa del Suolo è stato in sopralluogo sotto la frana, assieme al sindaco di San Vito, Emanuele Caruzzo. Durante tutta la mattinata sono continuati piccoli crolli, con conseguenti nuvole di polvere. Tutto il materiale è depositato in alto, e al momento non interessa i canaloni di guardia realizzati dalla Provincia. Nessun pericolo, allo stato attuale, per l’abitato di Chiapuzza né per la viabilità sottostante (Ss51 di Alemagna)

IL SINDACO DI SAN VITO EMANUELE CARUZZO

SOSPIROLO Ieri attorno alle 18, il Soccorso alpino di Belluno è stato allertato per un escursionista che, mentre stava camminando con le figlie lungo un sentiero in prossimità della cascata della Soffia, era scivolato e caduto in un ruscello. Subito aiutato da un soccorritore, infermiere, di Feltre casualmente sul posto, L.G., 61 anni, di San Vendemiano (TV), è stato riportato sul sentiero e accompagnato fino alla strada, dove è sopraggiunta una squadra assieme al medico di Stazione. L’infortunato, con un probabile trauma al volto e una contusione alla gamba, è stato poi trasportato al l’ospedale di Belluno.

AGORDO Il Soccorso alpino di Agordo ha recuperato un’escursionista, L.R., 64 anni, di Agordo (BL), che ieri verso le 14.45 era caduta mentre camminava con la figlia in zona Col de Foia procurandosi un trauma alla spalla. La squadra, giunta nelle vicinanze con il fuoristrada, ha stabilizzato la spalla della donna, per poi accompagnarla al pronto soccorso di Agordo.

BELLUNO Dopo l’attacco alla sede della CGIL di Roma, anche in provincia di Belluno il presidio delle sedi. Queste le parole del segretario provinciale della CGIL Mauro De Carli.

Dopo il vile atto fascista di ieri a Roma, dove la sede nazionale della CGIL è stata aggredita da manifestanti no-vax, in verità eterodiretti da forze politiche dell’estrema destra, abbiamo aperto le nostre sedi di tutta Italia per accogliere tutti coloro che volevano respingere la brutalità e gli indirizzi dei fatti che hanno coinvolto la nostra organizzazione. Chi dà poca importanza al significato delle parole non capisce o sottovaluta che non si può gridare “libertà” distruggendo fisicamente i simboli di chi ha volutamente dedicato la sua vita alla costruzione di una società libera che fra le altre cose ti permette di manifestare liberamente. La storia di questo Paese non può essere riscritta di chi assiste inerte, o condivide l’azione di coloro che vogliono distruggere le sedi dei sindacati, attacca il Parlamento, minaccia i giornalisti. Fino a quando esisteranno comportamenti squadristi e violenti nascosti dietro una presunta libertà di pensiero e questi saranno giustificati o tollerati; fino a quando qualcuno vorrà farci riflettere sul ventennio e griderà alla goliardia del saluto romano, fino a quando il ventennio è da studiare come un qualsiasi altro periodo storico senza comprendere cosa significava per lo squadrismo militante pensarla in modo diversa dagli squadristi, fino a quando qualcuno penserà con un sorrisino che i fatti di ieri sono il frutto di pochi disadattati o di una frangia minoritaria di nostalgici fascisti, vorrà dire che abbiamo ancora il dovere di essere antifascisti. Oggi quindi è ancora in gioco la tenuta democratica della nostra società. Per questo la CGIL, anche quella di Belluno, ha aperto le sue sedi a tutta la cittadinanza, perché crede al valore democratico della partecipazione, perché vuole raccogliere gli attestati di solidarietà che a frotte sono arrivati, dalla politica alla società civile, soprattutto da lavoratori, RSU e pensionati. A Belluno tutte le nostre sedi erano aperte, con tutti i nostri funzionari, hanno aperto anche le sedi dei Pensionati e dei recapiti esterni,  abbiamo fatto vedere il nostro radicamento locale, tra la gente oltre che dentro le fabbriche, per  riprendere quella spinta a discutere sui tanti temi sociale ed economici che ci hanno sempre visto protagonisti e che ora ci vedranno intensificare la nostra azione sindacale. Servirà maggiore unità, quell’unità che con CISL e UIL  ci porta già il 16 ottobre a manifestare a difesa della libertà e della democrazia e della nostra Costituzione, a Roma, proprio dove ieri la destra fascista ha tentato di colpire la nostra Democrazia.

BELLUNO Il presidente Padrin è andato alla Cgil per portare la solidarietà della Provincia. «Manifestare e violenze sono due cose antitetiche e se è doveroso consentire la libera manifestazione del pensiero è altrettanto doveroso condannare senza se e senza ma i gesti di inaudita follia registrati alla sede romana del sindacato».

BELLUNO Solidarietà della Cisl Belluno Treviso alla Cgil, presa di mira sabato durante la manifestazione dei No Green Pass nella capitale. La Cisl territoriale ha manifestato la propria vicinanza al sindacato guidato da Landini recandosi ieri mattina, nelle sedi di Treviso e Belluno, aperte, come in tutta Italia, proprio in riposta all’attacco subìto. Il segretario generale Massimiliano Paglini e la segretaria Teresa Merotto sono andati nella sede di via Dandolo a Treviso, mentre il segretario Nicola Brancher ha portato la propria solidarietà, a nome di tutta la Cisl, al segretario Cgil di Belluno Mauro De Carli. “Tutta la nostra solidarietà e vicinanza – dichiarano i segretari Cisl attraverso i canali social- agli amici della Cgil di Treviso e Belluno, che oggi hanno aperto le sedi per dire no al fascismo e alla violenza che li ha colpiti sabato a Roma. Noi siamo con loro, assieme per tenere alti i valori della democrazia e della libertà. I responsabili delle violenze dovranno essere assicurati alla giustizia, così come chi si rende responsabile di apologia del fascismo, che è ancora oggi un reato e deve essere perseguito in ogni sede e in ogni luogo”.

BELLUNO “Il vergognoso attacco squadrista alla Cgil di Roma va condannato da tutte le forze politiche; è necessaria una risposta forte e priva di ambiguità”. Non usa mezzi termini la segretaria provinciale del pd bellunese Monica Lotto: La scelta di attaccare un’organizzazione sindacale rappresenta un’aggressione alla democrazia e ai valori in cui tutti possiamo riconoscerci. “Oggi, ancora una volta, si dimostra necessaria una presa di posizione netta e decisa da parte delle istituzioni e di tutte le forze democratiche. Ma non solo. Quando una manifestazione per una presunta libertà supera ogni limite, come in questo caso, deve essere condannata. È giunta l’ora che chi ha prestato il fianco ai fascisti in questi anni si assuma le proprie responsabilità. Forza nuova e tutti i gruppi neofascisti che cavalcano la protesta dei no vax e no green pass vanno sciolti. Le istituzioni agiscano secondo Costituzione, immediatamente. La libertà di espressione, che è sempre garantita nel nostro Paese, non ha nulla a che vedere con quanto visto ieri nella capitale. Esprimo a nome di tutta la comunità democratica la completa solidarietà a tutte le lavoratrici e i lavoratori del sindacato e ai rappresentanti della CIGL, a cominciare dall’organizzazione provinciale con il suo segretario Mauro De Carli. Il PD bellunese è accanto a voi e alla maggior parte dei cittadini che, per fortuna, rispettano le regole e i valori democratici della nostra costituzione” conclude la Lotto.

BELLUNO  “Le scene di guerriglia urbana che abbiamo visto a Roma fanno male alla democrazia e a un Paese che vuole, con responsabilità, lasciarsi alle spalle una terribile pandemia. Condanno con fermezza gli scontri ed esprimo la massima solidarietà nei confronti della Cgil, nazionale e bellunese. La Camera del Lavoro è finita vergognosamente sotto attacco. Da qui ai prossimi giorni dobbiamo mantenere alta la guardia ed evitare che altri simili episodi possano ripetersi: categorie economiche e sindacati, in questa fase, sono chiamati a navigare nella stessa direzione, pretendendo e assicurando la sicurezza nei luoghi di lavoro e il rispetto delle regole anti-Covid. Le ambiguità non sono ammesse”. A dirlo, all’indomani della manifestazione di Roma, è Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti. “Abbiamo scelto di avere fiducia nella scienza, condividendo le scelte di questo Governo: da qui non si torna indietro se vogliamo continuare a recuperare il terreno perso nel 2020 e agganciare davvero una crescita duratura e non un semplice “rimbalzo”. La sicurezza sanitaria è la base di tutto e il green pass è uno strumento per attuarla”, prosegue Berton. “La stragrande maggioranza degli imprenditori e dei lavoratori ha bene presente cos’è stata la pandemia, in termini sanitari, umani e socio-economici. Abbiamo tutti sofferto la paura prima, l’incertezza poi, le restrizioni, la dad dei nostri figli e nipoti. In tanti hanno pianto la perdita dei propri cari. Ritornare indietro non si può, per questo mi stupisce e mi addolora che sul tema del green pass e dei vaccini si faccia ideologia e si arrivi addirittura alla violenza”.

BELLUNO Come a Roma e Milano anche in altre città d’Italia si è svolta la manifestazione contro il Green Pass. Anche a Belluno un corteo che ha attraversato piazza dei Martiri, Piazza Duomo, Piazza delle Erbe e Via Rialto. Un migliaio le persone che hanno partecipato alla protesta.

Montagne autentiche: Rivamonte meglio di Courmayeur Parola di guida alpina

Il personaggio Se è diventato guida alpina è anche perché in famiglia qualcuno gli nascondeva le corde e i moschettoni dello zio arrampicatore, facendo crescere anziché spegnere la sua curiosità per la montagna. Il fatto che oggi svolga questa professione nelle Dolomiti e abiti a Le Miotte di Rivamonte è invece legato da un lato alla chiusura per il Covid, da un altro all’amico Valerio Scarpa, da un altro ancora alla nascita, due anni e mezzo fa, della sua bambina. «Rivamonte – dice Federico Camangi, 44 anni, originario di Parma…

la vignetta di ERICA ANDRICH

REDAZIONE Ecco di nuovo un’altra segnalazione di un ascoltatore di Radio Più. Situazione imbarazzante con la ciclabile ancora chiusa, bloccata da una ricorso di un cittadino che va avanti da anni nonostante cause e denaro pubblico speso in maniera imbarazzante.  Clamoroso “cul de sac” mentre cambiano sindaci, assessori, consiglieri comunali, Presidenti dell’Unione Montana, nessuno ha trovato una soluzione o uno spiraglio per dire che finalmente ci siamo. Forse era il caso di spostare il tracciato altrove, sono stati persi anni, “facce” e soprattutto denaro pubblico. Ma tutti tacciono.

Gentile direttore, ho letto il suo recente “Dillo a Radio Più” e proprio recentemente avevo già potuto constatare quanto da voi denunciato. “Nel mezzo del cammin di nostra vita / mi ritrovai per una selva oscura / ché la diritta via era smarrita / lasciate ogni speranza o voi che entrate” Queste la mie sensazioni nell’imboccare quella che fino a qualche anno fa, se non una ciclabile, era comunque una bellissima passeggiata. Erbacce ovunque, una decina di alberi abbattuti da Vaia, arbusti e alberelli che crescono da quello che era un tempo un manto d’asfalto, staccionate divelte o sfasciate: l’abbandono più totale! Ma nessun amministratore è passato di qui, se non per mettere due segnali posticci di divieto d’accesso? Non si potrebbe ripristinare in modo decoroso il tratto di oltre un chilometro che è costato denaro alla pubblica utilità? Perché questo abbandono? Perché questo spreco? Certo è noto ormai in Agordino il problema del tappo dal lato del versante della Missiaga in comune di Agordo, ma dal lato di La Valle uno sfogo ci sarebbe grazie ad un ampia strada di servizio, creata dopo Vaia! Perché non affidare a volontari il recupero, come spesso succede? E una domanda finale: come mai quasi metà del ponte della Missiaga è evidentemente occupato da privati, con tanto di cartello “’proprietà privata”? Ma i ponti non sono pubblici?

DUE DECESSI, RICOVERI STABILI E 224 NUOVI POSITIVI IN VENETO NELLE ULTIME 24 ORE

Giustamente, il sindaco di Longarone nonché presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin in occasione della cerimonia ufficiale per ricordare le vittime della catastrofe del Vajont del 9 ottobre 1963, ha esaltato le figure della giornalista Tina Merlin e del giudice istruttore del Tribunale Mario Fabbri, che ebbero una parte importantissima nella denuncia dei pericoli, l’una, nell’accertamento delle responsabilità penalmente perseguite, l’altro. Di rilievo, a mio modesto avviso anche, fra altri, il collega e mio primo caposervizio a Il Gazzettino, Fiorello Zangrando, anch’egli purtroppo scomparso come gli altri due. E non a caso – come viene ricordato nel libretto intitolato “Fiorello Zangrando. In occasione della consegna di una medaglia da parte dell’Associazione Stampa Cadore” edito nel marzo 1980 (stampa tipografia Piave) a cura di Gloria Fiori e Mario Ferruccio Belli – “Portando avanti il discorso sulle responsabilità della caduta della frana del monte Toc che provocò duemila morti, è stato per un paio d’anni inviato de Il Gazzettino a L’Aquila (dove si è celebrato il processo per la sciagura –ndr.) ottenendo per tali servizi il “Bagutta di giornalismo” nel marzo 1969 (“Premiolino”, giornalista del mese). La pubblicazione si apre con una immagine di Fiorello e della sua famiglia, seguita da un profilo dove si ricorda che il nostro nacque a Perarolo di Cadore in provincia di Belluno il 1. dicembre 1934; ha studiato a Belluno, Trento e a Padova dove nel 1959 si è laureato in giurisprudenza discutendo una tesi in Storia del diritto italiano. Ha anche superato l’esame di procuratore legale, ma dopo un anno d’iscrizione all’albo ha preferito rinunciare alla professione di avvocato. All’età di 16 anni ha cominciato a scrivere ed ha pubblicato nel 1951 un opuscolo dedicato alla storia del paese natale. E’ seguita una serie di collaborazioni proseguita per tre lustri. Poi è stato capo redattore del quindicinale Il Cadore dal 1955 al 1957 ed ha collaborato con la redazione bellunese de Il Gazzettino della quale è divenuto redattore proprio nel 1963 (professionista nel 1965), e capo redazione l’anno seguente. In precedenza aveva svolto il compito di assessore nella Magnifica comunità di Cadore e di funzionario della Camera di commercio. Dopo la parentesi bellunese è approdato alla redazione centrale di Venezia del quotidiano fondato dal cadorino Gianpietro Talamini, occupandosi di argomenti come la Biennale del cinema, il processo per le bombe del 1969, il caso Marzollo. La settantina di pagine del libretto contengono quindi testimonianze di: Nicolò De Sandre, presidente dell’Associazione stampa Cadore, Dino Conti, Il Gazzettino; Giovanna Svaluto, insegnante elementare; Serafino De Lorenzo; la mia che espongo il ricordo di un collega-amico; Giovanni Fabbiani, storico. C’è quindi l’elenco dei libri: “Note sulla storia giuridica del Cadore”, Firenze 1960; “Ombre italiane. Storia dei disegni e pupazzi animati”, Milano 1968;”Vajont, memoria di una distruzione”, Bologna, Tamari, 1973, fotografie di Giuseppe Zanfron; “L’Italia di cartone” in collaborazione con Pietro Zanotto, Liviana, Padova 1973; “Cadore, un incontro”, Nuovi Sentieri Editore, fotografie di Giuseppe Bruno, Belluno 1978. Seguito da quello di 29 libretti e pubblicazioni antologiche quindi quello delle riviste, ben 158; poi i periodici: cento; ancora: la serie di servizi per Il Cadore degli anni dal 1953 al 1965 e poi degli anni 1977 e 1978; Infine ventuno pagine con l’elenco dei servizi speciali per Il Gazzettino. Estrapolo una frase per ciascuno dei “presentatori” del giornalista cadorino e mi concedo un po’ di spazio in più, non per vanagloria, certo, ma per ribadire il sentimento di stima profonda e amicizia sincera che mi ha legato, fino alla sua scomparsa avvenuta a Venezia nel 1993, al mio primo caposervizio: Fiorello Zangrando, appunto. Nicolò De Sandre: “Fiorello Zangrando: quanto difficile parlare di un amico, del quotidiano lavoro che oggi – professionista stimato – assolve come l’assolse ieri con l’entusiasmo dell’asceta, con l’onestà del puro, con l’equilibrio del montanaro, con la passione di uno che esercita il suo ‘mestiere’ per vocazione, senza incorrere nel rischio di cadere nella retorica…”. Dino Conti: “Nello studente Zangrando, venuto al Gazzettino con i calzoni alla zuava (o, addirittura, corti?) e col foglietto in mano, c’erano il dottore Zangrando, il procuratore, il giornalista, il caposervizio, l’inviato speciale, il critico, lo scrittore, lo studioso. Lui, forse, inconsapevolmente lo sapeva; o ci credeva, che è poi la stessa cosa…”. Giovanna Svaluto: “Sono la madrina di Fiorello Zangrando, gli sono molto affezionata e perciò non vorrei che le mie parole potessero apparire esagerate… Personalmente ricordo con commozione che un tempo atroce per noi, ebbe più volte a scrivere degne ed affettuose parole per mio fratello Renato De Zordo, partigiano torturato e barbaramente ucciso dai tedeschi, perché da Italiano e Cadorino non si difese, non accusò, tenacemente, eroicamente tacque. Gli sono molto vicina col pensiero memore e grato”. Serafino De Lorenzo: “Ebbi fin da quegli ormai lontani anni Cinquanta, la percezione che quel ragazzo alto, disinvolto, sempre simpaticamente sorridente, avrebbe ben presto sfondato dove si riprometteva. Una cosa che mi ha fatto e mi fa sempre piacere”. Giovanni Fabbiani: “E’ sintomatico che uno che nacque e visse alcuni anni a Perarolo (dove un cinema non ‘era), poi a Belluno e certamente con in tasca i pochi soldi d’uno studente da spendere in divertimenti, sia stato in breve capace a saper signoreggiare una produzione abbondante e varia di un tema veramente eccezionale…”. Tocca a me, che all’epoca fui stimolato a scrivere di Zangrando da Mario Ferruccio Belli. “Conoscevo già quello spilungone con baffi. Ci si era visti qualche volta quando il sottoscritto esordiva a Il resto del Carlino, giornale che aveva tentato (senza successo come si sarebbe constatato dopo pochissimi anni) di fare la concorrenza al Gazzettino. E Fiorello era già importante: “vice” di Lucio De Grandis Una conoscenza che divenne rapporto di subordinazione e immediatamente amicizia quando, con la complicità del comm. Emanuele De Polo, capo redattore centrale, e del carissimo Giovanni Lugaresi, accettai l’incarico di corrispondente da Feltre de Il Gazzettino e fui automaticamente ‘dipendente’ di Fiorello “Fiore” Zangrando, nel frattempo subentrato a De Grandis passato al ‘Corrierone’. Era l’epoca in cui a Feltre, con l’eredità pesante di personaggi del calibro di Piazzetta e Sommacal, e anche se eri soltanto un pubblicista, c’era l’ambizione di scrivere un’intera pagina di cronaca di Feltre e del Mandamento… Produrre, produrre… Era una delle sue sollecitazioni, prima e dopo il quotidiano “giro di ombre”. Lui per la sua parte è sempre stato un “produttore” formidabile. Notizie. interviste, inchieste, resoconti; faceva di tutto e sempre bene..”. Fra le sue cose più belle ricordo sovente, con immutato grande piacere, il libro “Memoria per il Vajont. Longarone 1981”- ristampa della prima edizione realizzata per il 9 ottobre 1973 nel decimo anniversario della catastrofe, che conteneva, fra l’altro, “un ammonimento perché il progredire della scienza, spesso soltanto al servizio dell’egoistico profitto, sia più attento alla salvaguardia della vita umana e dei suoi valori, così che in avvenire ogni conquista possa dare qualcosa in più all’uomo e non chiedere il suo sacrificio” – con i suoi testi accostati alle drammaticamente splendide immagini di un altro grande: il fotoreporter Giuseppe “Bepi” Zanfron; libro voluto da Comune e associazione Pro Loco di Longarone con il coordinamento grafico e impaginazione di Eronda e stampato dalla bolognese Arti grafiche Tamari nell’ottobre del 1981 quando “Longarone è ricostruita ma certamente il Vajont non è stato dimenticato”.

NELLE FOTO (riproduzioni dai libri “Fiorello Zangrando” e “Memoria per il Vajont”): il giornalista Fiorello Zangrando con moglie e figli; la targa che gli è stata dedicata nella via Roma a Perarolo di Cadore, paese natale, ad iniziativa de Il Cidolo; Renato Bona, assunto a Il Gazzettino di Feltre, offrì una cena a colleghi ed amici: il “capo” Zangrando è al centro in basso, tra chi scrive e l’allora sindaco Sisto Belli, in piedi da sinistra: Sostene Schena, Ezio Pellizzaroli, Sergio Sommacal e Giovanni Lugaresi; il sindaco di Longarone e presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin; la copertina del libro “Memoria per il Vajont”; la giornalista bellunese Tina Merlin (accanto a lei Zangrando) che per prima denunciò i pericoli rappresentati dalla costruzione della diga del Vajont; soccorritori alla ricerca di superstiti; vigile del fuoco assiste una donna che si è salvata; distruzione ovunque; i feriti portati all’ospedale con elicotteri; il recupero delle vittime; centro di Longarone devastato; alpini, e non solo, mobilitati nelle operazioni di soccorso; raccapricciante panoramica di Longarone devastata dalla furia delle acque; disperazione di una superstite.

BELLUNO “La memoria del Vajont, oggi più che mai, deve farci trovare la forza per rimanere su questo territorio, avere rispetto della montagna e delle sue genti. Siamo ripartiti allora, dopo una tragedia inenarrabile, stiamo ripartendo anche oggi con una pandemia ancora in corso e che ha lasciato tante, troppe, cicatrici. Non dimenticare la nostra storia è il modo migliore per affrontare il presente e le sue incertezze, formulando politiche efficaci e sostenibili, a misura d’uomo, di famiglia e di impresa”. A dirlo – nel giorno del 58esimo anniversario della catastrofe del Vajont – è Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti. “Ricordare quanto successo è doveroso, ma la memoria non deve essere mai fine a sé stessa. Il vero rispetto nasce dall’azione e dalla capacità di creare le condizioni per assicurare un futuro ai nostri territori e alle nuove generazioni. Anche per questo oggi è necessario cogliere tutte quelle opportunità che possano trattenere persone e talenti. Le Istituzioni, su questo, devono responsabilizzarsi: qualcosa è stato fatto, ma tanto resta da fare”.

SEDICO È stato inaugurato sabato il centro del riuso a Sedico.

GIOIA SACCHET, ASSESSORE DEL COMUNE DI SEDICO

DAL GIORNALE RADIO DEL 07 OTTOBRE IL SERVIZIO DI DAMIANO TORMEN

VALLE DI CADORE Sono in fase di conclusione gli ultimi lavori di mitigazione del rischio idrogeologico a Borgata Giau (Valle di Cadore). La Provincia ha messo in campo tre somme urgenze negli ultimi mesi, per un investimento complessivo di quasi 500mila euro, con l’obiettivo di ridurre il più possibile il rischio di colate di fango provenienti dal versante a monte dell’abitato. Il problema si è presentato a inizio dicembre 2020, in concomitanza con le abbondanti piogge che hanno investito tutto il Bellunese. Tra il 5 e il 9 dicembre una frana liquida di terra e acqua si era riversata sulle case e sulla strada comunale.   In totale, la Provincia è intervenuta tre volte sul versante di Borgata Giau, per lo sgombero del materiale e la pulizia dell’area di accumulo, per la risagomatura del versante, ma soprattutto per la realizzazione di importanti opere di mitigazione del rischio. In particolare, è stato creato un drenaggio delle acque, con moderazione di un tratto di canale, per impedire che le piogge trascinino a valle materiale e terra. Sono stati costruiti nuovi argini e terre rinforzate per stabilizzare il pendio.   Nei giorni scorsi il presidente della Provincia e due consiglieri sono stati in sopralluogo sul cantiere, in via di conclusione.

BELLUNO “All’alienazione di una parte dell’ex caserma Piave, noi diciamo no”. A parlare è l’esponente della Lega in Consiglio comunale Marzio Sovilla, a proposito dell’ex spazio militare di via Tiziano Vecellio, affidato da anni ad associazioni di volontariato e ad enti del terzo settore. L’intenzione dell’amministrazione Massaro di vendere una parte del complesso non trova d’accordo il partito, convinto di come l’alienazione di una parte degli edifici svaluterà l’intera area.

AGORDO È stato firmato il contratto di collaborazione tra “Dolomiti English School” di Claudia Soppelsa e la Oxford School of English , 60 anni di esperienza in Italia sull’insegnamento delle lingue. Per la primissima volta nella storia d’Agordino, sarà possibile proporre i viaggi studio per ragazzi, famiglie e adulti. E soprattutto si aprirà l’opportunità eventualmente di fare gli esami di certificazione ad Agordo, o Livinallongo o Falcade, senza doversi spostare fino a Feltre o Padova. L’obiettivo di Dolomiti English School, che opera sul territorio da 4 anni, è quello di di portare servizi educativi d’eccellenza anche nelle nostre vallate spesso spopolate e isolate. (In foto Claudia Soppelsa e James Grant, direttore della Oxford triveneto, che è venuto appositamente ad Agordo per sottoscrivere il contratto)

AGORDO È stata indetta una selezione pubblica per la copertura di un posto a tempo determinato e pieno (40 ore settimanali) nel profilo di farmacista collaboratore. La domanda deve essere presentata entro le ore 12:00 del giorno 30 ottobre 2021 a pena di esclusione, esclusivamente mediante una delle seguenti modalità: Presentazione direttamente all’Ufficio Protocollo dell’AZIENDA SPECIALE “AGORDO SERVIZI” via insurrezione n. 18/C – 32021 AGORDO (BL); raccomandata andata/ritorno indirizzata ad Azienda Speciale Agordo Servizi in via Insurrezione 18/C 32021 Agordo (BL); Per via telematica mediante Posta Elettronica Certificata (PEC) all’indirizzo: 04315@pec.federfarma.it  Qualsiasi sia la modalità utilizzata per presentare la domanda, la stessa dovrà perentoriamente pervenire entro le ore 12:00 del giorno 30 ottobre 2021. L’avviso di selezione è pubblicato sul sito: https://agordofarmaciacomunale.it/

CORTINA Domenica 24 ottobre alcune associazioni locali e con riferimenti anche nazionali hanno indetto una grande manifestazione a Cortina contro alcune delle opere previste per le Olimpiadi 2026. Se la più oscena di tutte riguarda la pista di bob (85 milioni già stanziati dalla Regione Veneto e non voluta dal CIO e CONI), preoccupano una lunga serie di altre opere che si stanno affacciando e progettando. In pratica si demolisce Cortina e si propone l’assalto definitivo alle Dolomiti con tre imponenti nuovi caroselli sciistici. Le adesioni, più sollecite possibile, devono pervenire scritte a peraltrestrade.cadore@gmail.com Luigi Casanova 348.3592477 e Giovanna Deppi 348.7201103 di Domegge in Cadore siamo a vostra disposizione per ogni dovuto chiarimento. Sul sito di Per Altre Strade trovate alcuni documenti sulle opere in corso di progettazione, altro lo trovate in Questo Trentino o sul sito di Mountain Wilderness Italia

In quasi un decennio il Veneto ha perso 16.386 commercianti e oltre il doppio di artigiani: precisamente 33.945. In altre parole, tra il 2011 e la fine del 2020 il cosiddetto popolo delle partite Iva ha perso in queste 2 categorie complessivamente 50.331 iscritti. Una contrazione che ha riguardato tutte le province del nostre territorio. In termini percentuali, per quanto riguarda l’artigianato le situazioni più critiche si sono registrate a Rovigo (-22,6 per cento), a Verona (-22,5 per cento), a Vicenza (-17,8 per cento) e a Belluno (-16,9 per cento). Nel commercio, invece, le note più negative hanno interessato Belluno, Rovigo (entrambe con -14,3 per cento) e Vicenza (-11,9 per cento). Attualmente in Veneto ci sono 158.402 artigiani e 166.645 commercianti. La denuncia è sollevata dall’Ufficio studi della CGIA.

Le cause di questa moria Ai tradizionali problemi che da sempre assillano le micro imprese (tasse, burocrazia, mancanza di credito, etc.), le chiusure imposte per decreto e le limitazioni alla mobilità registrati in questo ultimo anno e mezzo sono state esiziali. Non dobbiamo nemmeno dimenticare il crollo dei consumi delle famiglie e il boom dell’e-commerce: per tanti autonomi la situazione è diventata insostenibile e l’unica cosa da fare è stata quella di chiudere l’attività. Queste micro realtà, ricordiamo, vivono quasi esclusivamente di domanda interna, legata al territorio in cui operano. Solo nel 2020, nel Veneto i consumi delle famiglie sono scesi di quasi 13 miliardi di euro, soldi che in gran parte alimentavano i ricavi delle piccolissime attività che, a seguito di questa contrazione, non sono più riuscite a far quadrare i propri bilanci. Senza negozi le città non sono più le stesse Camminando lungo i centri storici e nei quartieri sia delle città che dei piccoli paesi di periferia del nostro Veneto, è in forte aumento il numero delle botteghe artigiane e dei piccoli negozi commerciali con la saracinesca costantemente abbassata e le luci all’interno completamente spente. Meno visibile a occhio nudo, ma altrettanto preoccupante, sono le chiusure che hanno interessato anche i liberi professionisti, gli avvocati, i commercialisti e i consulenti che svolgevano la propria attività in uffici/studi ubicati all’interno di un condominio. Insomma, le nostre città stanno cambiando volto: con meno negozi e uffici sono poco frequentate, più insicure e con livelli di degrado in aumento.

Subito un tavolo di crisi sul lavoro autonomo La CGIA ritiene sia giunto il momento di aprire un tavolo di crisi permanente a livello regionale. Mai come in questo momento, infatti, è necessario dare una risposta ad un mondo, quello autonomo, che sta vivendo una situazione particolarmente delicata. Intendiamoci, misure miracolistiche non ce ne sono. E non dobbiamo nemmeno dimenticare che in questo ultimo anno e mezzo oltre ai ristori (ancorchè del tutto insufficienti), gli esecutivi che si sono succeduti hanno, tra le altre cose, approvato l’Iscro, esteso l’utilizzo dell’assegno universale per i figli a carico anche agli autonomi ed è stato introdotto il reddito di emergenza per chi è ancora in attività. Tutte misure importanti, ma non sufficienti per arginare le difficoltà emerse in questi mesi di pandemia.

Più impresa nelle scuole E’ altresì necessario coinvolgere il Ministero dell’Istruzione e le sue articolazioni territoriali affinchè attivi quanto prima una importante azione informativa/formativa nei confronti degli studenti delle scuole medie superiori che li sensibilizzi in particolar modo su un punto; una volta terminato il percorso scolastico, nel mercato del lavoro ci si può affermare anche come lavoratori autonomi. Prospettiva, quest’ultima, che tra i giovani è poco conosciuta. E’ inoltre auspicabile, dove queste esperienze non sono radicate, aprire momenti di confronto tra le parti sociali (associazioni datoriali e sigle sindacali), le istituzioni locali (Comuni, Province, CCIAA, etc.) e il mondo della scuola con l’obbiettivo di avvicinare il più possibile la domanda all’offerta di lavoro. Un problema, quello del mismatch occupazionale, che paradossalmente interessa anche quelle aree del Nordest che presentano livelli di disoccupazione giovanile molto elevati.

A rischio la coesione sociale del Veneto Inutile ricordare che quando perdono il posto c’è una sostanziale differenza tra i lavoratori dipendenti e gli autonomi. Mentre i primi possono beneficiare di alcune importanti misure di sostegno al reddito (Cig, Naspi, etc.), i secondi, invece, non possono contare quasi su nulla. A loro rimane solo il fallimento di un’esperienza lavorativa finita male e l’angoscia di come reinventarsi il proprio futuro. La CGIA sostiene che i negozi di vicinato e le botteghe artigiane presenti anche nel Veneto hanno bisogno di sostegno perché garantiscono la coesione sociale del nostro sistema produttivo. Se spariscono le micro imprese, rischiamo di abbassare notevolmente la qualità del nostro made in Italy. Per questo è indispensabile tagliare la burocrazia, rivedere il fisco, abbassando drasticamente il peso di imposte e contributi e approvare quanto prima la riforma degli ammortizzatori sociali che, in caso di chiusura dell’attività, preveda delle misure di sostegno al reddito anche ai lavoratori autonomi.

CENCENIGHE Il sindaco di Cencenighe Mauro Soppelsa ha convocato i consiglieri comunali venerdì alle 20:30 presso la sede del municipio. Tra i 4 punti da discutere, la nona variazione al bilancio, l’approvazione della convenzione per il servizio di tesoreria con affidamento al comune di Colle Santa Lucia e l’approvazione del regolamento per la detenzione e uso dell’armamento degli apparati della polizia locale.

BELLUNO In occasione del mese dedicato alla sensibilizzazione sui tumori al seno, l’Ulss Dolomiti propone una serie di incontri di Gmeet aperti alla cittadinanza con l’obiettivo di favorire il dialogo con e tra le donne. Si parlerà di prevenzione, cura chirurgica, terapie oncologiche e radioterapiche e di come ricominciare a prendersi cura di sé partendo da una lezione di trucco. Ecco il calendario: Un appuntamento speciale: la mammografia (senza segreti), Mercoledì 13 ottobre ore 18.00 – 19.00. Incontro con: Nicoletta De Marzo (medico della prevenzione) e Elena Fabbro (radiologa). Ho un tumore al seno. E adesso cosa succede? Mercoledì 20 ottobre ore 18.00 – 19.00, Incontro con: Laura Renon e Mauro Dal Soler (chirurghi). Il percorso prima e dopo l’operazione, Lunedì 25 ottobre ore 18.00 – 19.00, Incontro con: Fable Zustovich (oncologo) e Filippo De Renzi (radioterapista). Ricomincio da me. Incontro con make up artist, Mercoledì 27 ottobre ore 18.00 – 19.00, Incontro con: Serena Zatta (make up artist)

CENCENIGHE La proloco ha indetto un concorso fotografico sui colori della stagione appena iniziata. Le fotografie dovranno pervenire entro il 31 ottobre all’indirizzo: concorsocoloriautunno@gmail.com. Sabato 13 novembre alle 15 la premiazione con l’esposizione delle foto al Nof Filo’. Il regolamento sul sito www.prolococencenighe.it

LO SPECIALE ALLA RADIO  OSPITI: Milena Soppelsa, Francesca Trentin, Elisa Cancel e Orietta Scardanzan 

CENCENIGHE Presso l’ufficio turistico-Biblioteca sono a disposizione alcuni computer per accedere gratuitamente ai servizi della Pubblica Amministrazione. I Pc sono stati acquistati grazie al finanziamento Por Obiettivo Investimenti in favore della crescita dell’occupazione, fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020. Informazioni all’ufficio turistico, 0437 591549

LONGARONE   Il corso ITS Academy per Eyewear Product manager  il 26 ottobre selezionerà gli ultimi candidati per l’8° edizione, i l corso gestito dall’Area Formazione di Certottica, la Fondazione di riferimento è la Fashion Academy ITS Cosmo, con sede a Padova, che ha in capo tutto il mondo della moda e dei suoi accessori.  Gli ITS giovano del contributo del MIUR e della Regione del Veneto nel solco del Fondo Sociale Europeo. Per accedere alla prossima selezione è possibile procedere all’iscrizione direttamente dall’home page della Fondazione www.itscosmo.it . 

BELLUNO Anche il CSV (centro servizi per il volontariato) Belluno Treviso per valorizzare il ricordo (nel centenario della sua nascita 10.10.1921) del grande scrittore poeta, Andrea Zanzotto, ha promosso un concorso letterario, con riconoscimento di borse di studio, per studenti universitari residenti nelle province di Belluno e Treviso. Gli interessati, per la partecipazione al concorso, dovranno chiedere il bando alle Segreterie delle sedi territoriali CSV Belluno e/o Treviso. Il bando su Andrea Zanzotto si affianca agli altri due concorsi CSV BL TV, sulle straordinarie personalità culturali venete: Mario Rigoni Stern e Dino Buzzati

BELLUNO Sono aperte  le adesioni per le scuole primarie che vogliono partecipare a Scuola Attiva Kids, la proposta motoria, sportiva ed educativa dedicata alla scuola primaria. Avvio del progetto ad inizio novembre, con l’arrivo dei Tutor sportivi scolastici nelle scuole che aderiranno. Progetto promosso da Sport e Salute – d’intesa con la Sottosegretaria allo Sport – e il Ministero dell’Istruzione, per promuovere l’attività fisica e sportiva, oltre alla cultura del benessere e del movimento, nella scuola primaria. Fino al 18 ottobre, le scuole possono aderire all’iniziativa, tramite apposita piattaforma informatica presente nella pagina dedicata del sito di Sport e Salute. Concluse, invece, le candidature dei Tutor Sportivi Scolastici (laureati in Scienze motorie o diplomati ISEF). La piattaforma per adesioni e candidature è raggiungibile dal sito www.sportesalute.eu

BELLUNO Chiuso il bando straordinario che quest’estate ha messo a disposizione due pacchetti da 10 sedute di fisioterapia. Entro i termini previsti è stata ricevuta una sola richiesta che è stata accettata dal Consiglio nella seduta del 24 settembre e, quindi, RDP (22 anni di Belluno) si è aggiudicato uno dei due pacchetti, il secondo pacchetto non aggiudicato è stato  sostituito da un’offerta di 250 euro. A breve  il bando ordinario: il settimo. Come di consueto questo bando sarà attivo dal 10 ottobre (quinto anniversario di Giorgia) fino alla mezzanotte del 9 dicembre. La novità è che la cifra messa a disposizione questa volta è di 6.000 euro.

BELLUNO Ritorna a Salce dopo un anno di arresto forzato dovuto alla pandemia Covid il “Mercatino di San Martino”, che rappresenta non solo un’opportunità di solidarietà, ma anche una delle più belle feste paesane del periodo autunnale. In oltre 30 anni di storia il mercatino continua ancor oggi ad unire occasioni di intrattenimento e fratellanza. L’appuntamento, nel rispetto delle normative anti contagio, in questo 2021 è per domenica 7 novembre presso il campo sportivo di Salce – “casetta degli Alpini” con inizio alle ore 9.00. Saranno a disposizione dei visitatori non solo prodotti ortofrutticoli locali, ma anche prodotti dolciari come i tipici crostoli, le torte, i biscotti e gli oggetti frutto dell’artigianato locale. Una delle chicche più apprezzate dai visitatori sono i prodotti “take-away” come i pasticci pronti da infornare, le trippe, i canederli e molto altro ancora. Per facilitare la vendita ed evitare assembramenti alcuni prodotti sono pre ordinabili al telefono o online: tutte le informazioni utili nel sito www.parrocchiadisalce.it.

AGORDO Si parla di Crimini Esplosivi con l’omonimo libro, nella presentazione organizzata dall’APIM Associazione Periti Minerari. Venerdì 15 ottobre alle ore 18.00 presso la Sala Don Tamis di Agordo, l’autore Danilo Coppe, noto esplosivista, rivelerà molti segreti che hanno caratterizzato, fra l’altro, gli Anni di Piombo e tutte le altre vicende storiche che hanno visto protagonisti negativi gli esplosivi. Danilo Coppe è uno che gli esplosivi li ha sempre usati a fin di bene, come quando ha abbattuto le campate 10 e 11 del Ponte Morandi. Ma la sua attività di consulente per tanti Tribunali italiani gli hanno consentito di studiare anche i fenomeni criminali e terroristici, avendo a disposizione una moltitudine di documenti inediti. L’incontro è aperto a tutti. Ingresso con green pass.

APPUNTAMENTO DELLA DOMENICA CON DON GIORGIO LISE

OSPITE: Federico Sordini, presidente della sezione Cai Civetta Marmolada

Rassegna stampa da l’amico del popolo – di Gianni Santomaso

DUE MINUTI UN LIBRO, TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.40 E ALLE 17.50

MUSICA ALLA RADIO, IL PROGRAMMA DI LORIS SCUSSEL “COLLAGE OPERAZIONE NOSTALGIA” DAL LUNEDI AL VENERDI ALLE 16.00  E ALLE 23 

SP39 MONTE AVENA COMUNE SOVRAMONTE  Fino al 15 ottobre -esclusi festivi e prefestivi – interdizione totale al traffico

REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI PASSO FALZAREGO  fino  al 26 novembre interruzioni della durata massima di 15 minuti in località Pian di Falzarego PROVINCIALE VAL FIORENTINA SP20: dall’11 al 15 ottobre senso unico alternato per tratti di 300 metri REGIONALE 48 DOLOMITI dall’11 ottobre al 3 dicembre senso unico località Andraz. PROVINCIALE 638 Passo Giau fino  al 19 ottobre senso unico alternato tratti di 300 metri

lunedì 11. Tempo ancora ben soleggiato nella prima parte del giorno, con cielo perlopiù sereno e qualche nube stratiforme possibile sulle Prealpi orientali; sottili nubi alte stratiformi giungeranno da nord nel corso del pomeriggio, con parziale riduzione del soleggiamento, ma senza fenomeni. Contesto termico sempre piuttosto fresco, ma con temporaneo rialzo delle temperature diurne. Precipitazioni. Assenti (0%). Temperature. Minime stazionarie nelle valli, in aumento in quota; massime in aumento. Su Prealpi a 1500 m min 4°C max 10°C, a 2000 m min 3°C max 6°C. Su Dolomiti a 2000 m min 1°C max 6°C, a 3000 m min -4°C max -2°C. Venti. Nelle valli deboli di direzione variabile, con qualche locale rinforzo per Foehn in qualche valle dolomitica; in quota deboli/moderati da nord nord-est, a 5-15 km/h a 2000 m e 15-25 km/h a 3000 m.

martedì 12. Al mattino nuvolosità alta inizialmente estesa, in diradamento fino a lasciare spazio a schiarite anche ampie. Al pomeriggio/sera annuvolamenti cumuliformi irregolari che potranno dar luogo a qualche locale fenomeno, specie sulle Prealpi. Contesto termico più fresco del giorno precedente, con tempo che diverrà ventoso, specie in quota, anche in qualche valle per locali condizioni di Foehn. Precipitazioni. Al mattino assenti (0%); al pomeriggio e in serata possibili locali piovaschi, specie sulle Prealpi (30/40%), meno probabili sulle Dolomiti (20/30%), dove eventualmente si esauriranno molto velocemente. Qualche burrasca di neve sarà possibile oltre i 1700/2000 m, eventualmente senza accumuli apprezzabili, ed anche a quote più basse qualora si verificassero verso sera. Temperature. In calo, con minime alla sera in quota, anche nelle valli eccetto in caso di Foehn, nel caso in lieve aumento. Su Prealpi a 1500 m min 4°C max 8°C, a 2000 m min 1°C max 4°C. Su Dolomiti a 2000 m min -1°C max 3°C, a 3000 m min -8°C max -3°C. Venti. Nelle valli deboli di direzione variabile, con qualche locale rinforzo per Foehn; in quota moderati/tesi da nord nord-ovest, a 10-25 km/h a 2000 m e 30-45 km/h a 3000 m.

mercoledì 13. Tempo in parte soleggiato con nuvolosità irregolare presente per buona parte della giornata, in diradamento in serata, che non si esclude possa provocare qualche breve piovasco, specie sulle Prealpi al pomeriggio, eventualmente nevoso a 1500/1800 m, ma senza accumuli apprezzabili. Contesto termico freddo a tutte le quote, con possibili gelate mattutine in molte valli, eccetto in caso di residuo Foehn, e atmosfera fredda e ancora ventosa in quota, seppure con venti in attenuazione.

giovedì 14. Cielo sereno o poco nuvoloso con ottima visibilità in montagna. Atmosfera mattutina fredda per il periodo con possibili gelate su molti settori, anche a quote basse, e contesto termico diurno leggermente più mite del giorno precedente per maggiore soleggiamento. Venti in quota in ulteriore attenuazione. Previsore: G.M.

SECONDA CATEGORIA GIR. T / GEMELLE – AGORDINA 1-2  (GOL AGORDINA: Lacetera, Ren)

L’Agordina conquista in extremis 3 punti importantissimi contro il Gemelle. Sul campo di Trichiana la squadra di Lorenzi gioca un bel calcio e colpisce 3 legni oltre che andare a segno due volte. Un match giocato alla pari con gli agordini che passano in vantaggio a fine primo tempo, subiscono il pareggio nella ripresa e in pieno recupero mettono in saccoccia una vittoria vitale per l’obbiettivo salvezza. Fase iniziale di studio con le squadre che non si sbilanciano. Al 5’ il Gemelle prende coraggio e si avvicina al gol con una conclusione che termina di poco a lato della porta difesa da Colle. Poche occasioni anche nei minuti a seguire ma la più interessante è della squadra di Agordo che sfiora il vantaggio dopo una bella triangolazione tra Moretti e Lacetera. Prima dell’intervallo l’Agordina colpisce un palo con Casera e gli viene annullato un gol di Zannoni per fuorigioco. A sistemare tutto ci pensa Lacetera che riesce a sbloccare il punteggio trovando l’angolo giusto per battere il portiere del Gemelle. Poche emozioni ad inizio secondo tempo, le squadre sembrano non volersi scoprire più di tanto. Nel momento migliore per l’Agordina, il Gemelle tira fuori le unghie e pareggia i conti con una punizione imprendibile per Colle. Nel finale di gara un palo e una traversa negano il gol alla squadra allenata da Lorenzi. In pieno recupero l’Agordina trova i 3 punti con il tocco vincente dell’appena entrato Ren.

GIOVANISSIMI PROVINCIALI / PONTE NELLE ALPI – AGORDINA 2-2

Termina con un pareggio la sfida di Pian Longhi contro il Ponte Nelle Alpi. La squadra di De Bastiani ha giocato bene solo il primo tempo e nella ripresa ha lasciato troppi spazi ai padroni di casa. Subito in svantaggio dopo un minuto di gara, l’Agordina è sembrata accusare il colpo e ha avuto bisogno di un po’ di tempo per riordinare le idee e riprendere a macinare gioco con un certo ordine. Col passare dei minuti la squadra è cresciuta creando interessanti occasioni, ma riuscendo a pervenire al pareggio solo al 32°con un diagonale da sinistra di Manuel Soccol, dopo una serie di occasioni sprecate, alcune clamorose, tra cui 4 traverse. Nella ripresa, quando ci si poteva aspettare dall’Agordina un’ulteriore accelerazione nel gioco sull’entusiasmo del pareggio raggiunto, la squadra si è invece gradualmente spenta lasciando maggiore spazio alla squadra di casa che è parsa più ordinata e grintosa. Questo atteggiamento ha permesso il vantaggio del Ponte al 29° che solo allo scadere, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, l’Agordina è riuscita ad annullare conquistando il pari con un tocco sotto porta ancora di Manuel Soccol.

ALLIEVI REGIONALI / AGORDINA – SAN VENDEMIANO 1-2

Il San Vendemiano espugna l’Ivano Dorigo di Agordo con una vittoria di Misura contro l’Agordina. Una partita che ha visto le due compagni giocarsela fino alla fine con i ragazzi di Agordo passati in vantaggio grazie alla rete di Ferrara dopo pochi minuti. Trevigiani che rispondono e vanno a segno 2 volte ma i padroni di casa che non riescono a trovare il pareggio.

JUNIORES REGIONALI / AGORDINA – CONDOR TREVISO 3-3

Un pareggio amaro per l’Agordina di Fontanive che gioca bene ma concede troppo al Treviso che pareggia i conti nella ripresa. Al 1’, Agordina in vantaggio con Matthias Marcon. Pareggio al 4’ su un errore in disimpegno della difesa agordina. All’8’, agordini di nuovo in vantaggio con Manuel Selle di testa su calcio d’angolo. Pareggio al 15’ su tiro-cross in diagonale quasi dalla bandierina di calcio d’angolo che in pallonetto sorvola il portiere dell’Agordina. La squadra di casa passa nuovamente in vantaggio al 36’ con Matthias Marcon lanciato in contropiede. Nel secondo tempo, al 3′ pareggio su pallonetto al portiere in uscita. Occasioni per entrambe le squadre, ma senza ulteriori marcature.

JUNIORES PROVINCIALI / CASTION – FIORI BARP 0-2

Continua il momento positivo del Fiori Barp che si aggiudica il quarto risultato utile consecutivo. La squadra di Mas gioca bene e raccoglie i frutti del lavoro battendo 2 a 0 il Castion. Nella trasferta di sabato pomeriggio il Fiori Barp domina nettamente la prima frazione di gara ma non riesce a sbloccare il punteggio. Nella ripresa i sedicensi si portano in vantaggio al 41’ con Sovilla che batte il portiere con un tiro al volo a incrociare. Due minuti dopo il raddoppio di Fadda che solo davanti al portiere non sbaglia.

ECCELLENZA FEMMINILE / KERALPEN – VILLORBA 3-9

Seconda sconfitta e ultimo posto della classifica per il Keralpen che viene asfaltato dal Villorba in una partita in cui le trevigiane hanno fatto vedere di essere nettamente superiori alle bellunesi. Dura poco l’imbattibilità della squadra bellunese che subisce subito il vantaggio del Villorba con Zandomeneghi. Trevigiane che ci prendono gusto e raddoppiano al 10’ con Granello. Passano pochi minuti e Trevisiol incrementa il vantaggio su punizione. Il Keralpen fatica ad ingranare la marcia giusta e il Villorba cala il poker con Trevisiol che sigla la doppietta personale. Trevigiane che calano il ritmo stando attente a non far concludere le bellunesi che provano a ripartire in contropiede. Padrone di casa che accorciano con Costa ma il Villorba risponde subito con Rossi. Continua il dominio della squadra ospite che porta a 6 le marcature dopo 10’ con Trevisiol. Keralpen che risponde con Conedera che sigla seconda rete per le padrone di casa. Il Villorba chiude la sfida con altri tre  gol portando a nove le marcature di giornata. Nel finale il terzo gol delle bellunesi è di Sommariva.

Dopo una gara giocata alla pari contro il Fiemme, l’Alleghe conquista i primi 3 punti della stagione. Una sfida giocata a testa alta dalle civette che sono state all’altezza della squadra capolista della IHL. Dopo 50’ di gioco alla pari tra le due formazioni, gli agordini riescono a sbloccare con Giolai e chiudere la sfida con Biondi. Ottima prova della squadra di Fontana che brilla al De Toni dopo un inizio stagione da dimenticare. Primi minuti di gara con le squadre che si studiano a lungo. Pochi i tiri in porta e portieri attenti che non lasciano passare un disco. Le civette sembrano avere una marcia in più e nel giro di pochi minuti vanno vicine al gol. Si alza il ritmo di gara e le squadre giocano a viso aperto. I trentini provano a colpire in contropiede ma Scola sventa la minaccia. Risponde Ploner per gli agordini che non centra i pali su assist di Kiviranta. Continua a premere l’Alleghe che però non riesce a sbloccare il punteggio prima della fine del primo tempo. Seconda frazione più equilibrata con il Fiemme che comincia ad ingranare la marcia giusta dopo la debacle di fine primo drittel. Saltano i nervi e gli arbitri fanno fioccare penalità per entrambe le compagini. Biancorossi che sul finale della frazione centrale rischiano di subire il gol su contropiede trentino ma Scola salva ancora il risultato. Il portiere alleghese si ripete poco dopo quando gli agordini si trovano con l’uomo in meno per una penalità. Continua a dominare l’equilibrio anche nel terzo tempo con le squadre che iniziano a sentire la stanchezza nelle gambe. La partita si sblocca a 6’ dalla fine quando Giolai coglie l’assist di De Val per battere il portiere trentino. A chiudere definitivamente il match ci pensa il fassano Biondi che in contropiede batte Peiti.

ANDREA PLONER, GIOCATORE DELL’ALLEGHE

DAVIDE TESTORI, GIOCATORE DELL’ALLEGHE

Una vera e propria goleada della squadra mista Under 17 del Cortina/Alleghe che al De Toni di Alleghe rifila ben 13 gol al Padova. Due formazioni molto giovani che si sono affrontate dove è prevalso il gioco e l’esperienza dei padroni di casa. De Luca e Doriguzzi portano in vantaggio i bellunesi nella prima frazione. De Pol, Fattor, Costantini, e due reti di talamini chiudono la sfida nel drittel centrale. Altre 6 marcature nel terzo tempo con Talamini, Costantini e le doppiette di De Luca e Bassot.

LA VALLE  Aurora Zuanel e Federica Morandini sono salite sul podio anche nella gara nazionale di volteggio a Milano. Con molta emozione e agitazione, visto l’importanza del contesto nazionale, hanno affrontato la loro quarta uscita conquistando la medaglia d’argento della loro categoria nella trasferta lombarda di due giorni in cui le ragazze hanno dato il meglio di sé gareggiando con squadre provenienti da tutta le parti d’Italia. Le gare FISE ludiche hanno messo a confronto una quarantina di squadre divise tra categoria F, L e E . “Bravissime le nostre Agordine che al primo anno in gare FISE sono sempre salite sul podio con due ori, un argento e un bronzo, grazie all’impegno delle atlete che si allenano al PR Ranch di La Valle Agordina ma che devono anche affrontare trasferte di allenamento periodiche in quel di Padova per poter partecipare al circuito FISE nazionale. Un ringraziamento va anche ai genitori che supportano queste giovani atlete e le seguono in questo sport sicuramente poco conosciuto ma estremamente completo ed impegnativo a tutti i livelli e sicuramente non facile. La bellezza di questo sport sta anche nelle competizioni dove ogni squadra quando finisce il proprio esercizio è applaudita da tutti gli altri concorrenti e le urla che si sentono sono solo di incoraggiamento per tutti. Un grande segno di sportività che in questi anni è purtroppo difficilissimo trovare anche nelle categorie ludiche” dicono dal PR Ranch.

CHIES D’ALPAGO La legge di Manuel Da Col nel Vertical Olimpo 2021, corsa in montagna che si snoda su una delle vette di maggior suggestione delle vette che caratterizzano l’Alpago, vale a dire il Monte Venal, ribattezzato, appunto, Olimpo. La manifestazione, coordinata da Fabio Fagherazzi, ha celebrato l’edizione numero 10 diventando Super Vertical Olimpo: il tracciato è stato infatti allungato, con partenza anticipata dal centro abitato di Irrighe (834 metri di altitudine). Confermatissimo, ovviamente, l’approdo finale, sulla vetta del Venal – Olimpo (quota 2.212), dopo aver percorso il sentiero Cai numero 935. 5,1 i chilometri di sviluppo, per 1.387 metri di dislivello positivo. Diversi i tratti tecnici. In una giornata di splendido sole e di temperature piuttosto rigide, Manuel Da Col, classe 1982, cadorino di Cibiana, specialista delle gare vertical, ha portato a termine la propria fatica in 56’03” e rifilando oltre due minuti al piazzato, il trentino Stefano Gretter (58’05”). A completare il podio il polesano Enrico Bonati(58’14”) mentre nella top five sono entrati anche un altro trentino, Daniele Meneghel (58’53”) e il bellunese Simone Manfroi (59’08). Tra le donne, successo per la bellunese Anna Dal Farra in 1h14’40”, con Roberta Dal Borgo (1h17’43”) e Patrizia Zanette (1h18’44”)  in seconda e terza posizione. Nella categoria Under 21, successo del trentino Leonardo Taufer (settimo assoluto).

CLASSIFICHE:https://www.verticalolimpo.it/wp-content/uploads/2021/10/Classifica-Super-Vertical-Olimpo-2021-10-ottobre-irrighe-alpago-alto.pdf 

BELLUNO: Maccabruni 2, De Santis 7, Graziani 15, Candeago 11, Piazzetta 6, Mozzato 14; Martinez (L), Paganin, Della Vecchia, Milani, Ostuzzi 1. N.e. Gionchetti, Pierobon (L). Allenatore: D. Poletto. 

ABBA PINETO: Calonico 7, Bertoli 13, Catone 2, Montanaro 8, Disabato 13, Link 23; Giuliani (L), Fioretti, Omaggi. N.e. Marolla, Persoglia, Martinelli, Marolla. Allenatore: P. Rovinelli. 

ARBITRI: Anthony Giglio di Trento ed Emilio Sabia di Potenza.

NOTE. Spettatori: 400. Durata set 31’, 24’, 26’, 30’; totale 1h51’. Belluno: battute sbagliate 18, vincenti 1, muri 7. Pineto: b.s. 17, v. 5, m. 12. 

«Vedere il pubblico di Belluno riempire le tribune è stata un’emozione – afferma nell’immediato post partita coach Diego Poletto -. E in palestra non sono tornati solo i tifosi, ma anche la Serie A3. Il livello si è alzato di molto: purtroppo abbiamo espresso solo a sprazzi le nostre qualità di gioco e l’avversario, più esperto e navigato, ne ha subito approfittato. Dispiace per il quarto parziale: ci siamo avvicinati con merito, difendendo qualche palla in più e con il cuore. Però non siamo riusciti a capitalizzare». 

CC intestato a RADIO PIU’ IBAN: IT 82A 02008 60980 00000 4801263

di repertorio usate in alcuni articoli sono di: pixabay.com ———————————-

CODICE SDI: UNI0W8G

Per fornire le migliori esperienze, noi e i nostri partner utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie permetterà a noi e ai nostri partner di elaborare dati personali come il comportamento durante la navigazione o gli ID univoci su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.

Clicca qui sotto per acconsentire a quanto sopra o per fare scelte dettagliate. Le tue scelte saranno applicate solamente a questo sito. È possibile modificare le impostazioni in qualsiasi momento, compreso il ritiro del consenso, utilizzando i pulsanti della Cookie Policy o cliccando sul pulsante di gestione del consenso nella parte inferiore dello schermo.