Test della nuova ottica Sony 35mm F1.4 GM: nitidezza e geometria da paura in mezzo chilo | DDay.it

2022-07-02 02:07:46 By : Mr. Charlie Chen

Sony ha lanciato un nuovo obiettivo della sua serie G Master, che rappresenta lo stato dell’arte delle lenti della società giapponese. Per il suo cinquantanovesimo obiettivo con attacco E, Sony ha pensato a una focale classica: si tratta di una lente prime e più precisamente di un 35 mm F1.4 adatto a macchine full frame.

Naturalmente, non è il primo 35 mm di Sony con attacco E. In gamma ci sono già l’FE 35 mm F1.8, e poi il Sonnar T* FE 35 mm 2,8 ZA e il Distagon T* FE 35 mm F1.4 ZA, entrambi di Zeiss.

Il nuovo FE 35 mm F1.4 GM (modello SEL35F14GM) vuole quindi ampliare soprattutto il catalogo G Master, accogliendo una focale che mancava alla serie e approfittandone per portare novità sostanziali.

Le prime riguardano senz’altro il peso e le dimensioni. Non siamo di certo di fronte a un lente pancake, ma l’FE 35 mm F1.4 GM è lungo 96 mm e pesa 525 grammi. Per fare un esempio, il Distagon equivalente di Zeiss è lungo 112 mm e pesa 630 grammi.

Tra le caratteristiche principali sono da far notare i due elementi XA asferici che danno sicurezza all’intera immagine e che concorrono a rendere uniforme le fonti di luce sullo sfondo degli scatti bokeh.

Avere elementi asferici che fanno il loro dovere aiuta soprattutto a evitare l’effetto “onion ring”, che produce cerchietti più piccoli e visibili all’interno delle fonti di luce sfocate, come se fossero appunto gli “anelli interni di una cipolla”.

A contribuire a dare una forma circolare degna di questo nome agli effetti di luce bokeh ci sono anche le undici lamelle del diaframma che ottengono un cerchio perfetto in grado di dare il benvenuto alla luce in ingresso senza spigoli.

Una luce che promette di non avere coloriture inaspettate grazie a un elemento ED (extra-low dispersion) che sopprime le aberrazioni cromatiche e il purple fringing, ovvero gli aloni sfocati di colore variabile nelle zone ad alto contrasto, così come le aberrazioni cromatiche longitudinali che nelle lenti meno prestigiose colorano di verde e viola i piani sfocati inferiore e superiore di uno scatto.

Per tenere a bada il flaring della luce diretta del sole, l’FE 35 mm F1.4 GM si affida alla copertura Nano AR Coating II che è applicata sulla superficie di tutti gli elementi.

Sulla lente esterna dell’elemento frontale è stata inoltre utilizzata la F Coating (Fluorine Coating) che fa scivolare l’acqua e repelle le sostanze contaminanti come l’untuosità delle ditate. L’obiettivo è resistente all’acqua e alla polvere, ma non è completamente sigillato e protetto dalle intemperie.

La dimensione minima di messa a fuoco è di 27 cm, che però diventano 25 cm se si focheggia manualmente. L’ingrandimento massimo è di 0.23x in automatico e di 0.26x in manuale.

L’autofocus si basa su due motori XD Linear (Extreme Dynamic), che non hanno elementi di attrito e nessuna parte meccanica per il movimento, perché si affidano a una guida elettromagnetica.

La messa a fuoco manuale è a risposta lineare in modo da assicurare la risposta della ghiera ai movimenti più lievi.

Sulla parte esterna trovano posto il bottone per mantenere il fuoco (che può essere assegnato a molte altre funzioni dal menu della fotocamera), e poi quello per scegliere tra fuoco manuale e automatico, così da fornire un accesso diretto a opzioni essenziali per fotografi e videomaker. C'è anche il pulsante per decidere se avere l’anello che comanda l’apertura a scatti o in modo fluido, particolarità sempre ben accolta dai videomaker. L’obiettivo accetta filtri da 67 mm.

Il Sony FE 35 mm F1.4 GM per full frame sarà disponibile a partire a fine gennaio a un prezzo di listino di 1.700 euro. In occasione del lancio, Sony ha precisato che il nuovo 35 mm non intende sostituire le lenti Zeiss, soprattutto il Distagon T* FE 35 mm F1.4 ZA con il quale andrà in diretta concorrenza per il valore di apertura massimo.

Abbiamo avuto la possibilità di divertirci per qualche ora con uno dei primissimi esemplari di questa nuova lente Sony. L'architettura esterna è quella delle ultime ottiche G Master, caratterizzata dalla ghiera fisica dei diaframmi (utilizzabile anche in continuo per i video): questa caratteristica dà un gusto e una velocità di utilizzo che l'era digitale aveva fatto perdere.

Il 35mm è un'ottica grandangolare moderata, molto versatile: certamente, una lente così luminosa (o potremmo anche dire "veloce"), che arriva addirittura a F1.4, si presta molto bene per la fotografia a mano libera, quella in cui si cattura lo scatto sulla base dell'estro del momento, come nella street photography. 

Nelle poche ore avute per il primo contatto con questa lente, abbiamo utilizzato una Sony A7R IV per dare modo alla lente di esprimere tutte le sue potenzialità sui sessanta megapixel di questa macchina. Per prima cosa abbiamo fatto qualche scatto per verificare la tenuta del dettaglio anche agli estremi della lente, che sembra molto buona, come ci si aspetta da un'ottica prime di questa qualità (cliccare su apri originale per vedere lo scatto alla risoluzione nativa).

F11 100 ISO 1/40 shutter Apri originale

Si può anche notare l'assenza di deformazioni sensibili (in sviluppo non è stata applicata alcuna correzione geometrica)

Un ingrandimento di una zona periferica della foto sopra riportata denota una nitidezza eccellente, pur nel perfetto equilibrio del microcontrasto, che non è stato enfatizzato in fase di sviluppo.

Un pieno controluce, scattato solo per capire la resa del coating delle lenti, pur con il sole incidente direttamente sull'ottica, non ha manifestato lens flare, salvo l'ovvia caduta di contrasto nei pressi della sorgente luminosa.

F8 1000 ISO 1/640 shutter Apri originale

Per valutare un caso di profondità di campo corta, abbiamo provato uno scatto in cui il fuoco è stato posto sul punto di attenzione: a F1.4, malgrafo la focale corta, la profondità di campo è veramente selettiva, fin troppo per il nostro esempio. Si tratta di un elemento creativo nelle mani del fotografo che, a seconda della situazione, deve saper dosare bene l'apertura del diaframma, soprattutto se poco abituato a lavorare con ottiche così luminose.

F1.4 1000 ISO 1/4000 shutter Apri originale

Questo 35 mm è così versatile che, all'occasione, può essere utilizzato anche per dei ritratti occasionali: nessuna deformazione e una profondità di campo che comunque permette di staccare il soggetto dallo sfondo, malgrado la focale non sia certo l'ideale per questo tipo di fotografia.

F1.4 100 ISO 1/640 shutter Apri originale

Il bokeh è molto bello, finanche troppo preciso con i punti luce rispetto ad alcune estetiche più oniriche. Ecco uno scatto d'esempio, giocato con il soggetto al fuoco minimo e le lucette di un albero di Natale.

F1.4 500 ISO 1/80 shutter Apri originale

Qui un'inquadratura con le sole luci fuori fuoco

F1.4 400 ISO 1/80 shutter Apri originale

Ma è chiaro che un'ottica così luminosa dia il massimo delle soddisfazioni nello scatto serale a mano libera. 

Negli scatti che seguono, abbiamo voluto provare sia a forzare gli ISO a 100, a favore della massima nitidezza, sia a spingerci fino a 1000, per scatti maggiormente al riparo dal micromosso, che su una 60 megapixel è dietro l'angolo.

I risultati sono decisamente convincenti.

F5 100 ISO 3/5 shutter Apri originale

F5 100 ISO 1/3 shutter Apri originale

F1.6 100 ISO 1/30 shutter Apri originale

F4 1000 ISO 1/40 shutter Apri originale

F2.2 100 ISO 1/13 shutter Apri originale

F1.4 100 ISO 1/10 shutter Apri originale

Non c'è dubbio che ci sia da divertirsi con quest'ottica. Il 35mm, nell'era degli smartphone, potrebbe essere considerata anche un "new normal" e pesi e ingombri di questa lente ne fanno la compagna perfetta delle uscite leggere, anche come unica ottica. E questo anche se nello zainetto si ha una fotocamera ad altissima risoluzione: la qualità di questi vetri non teme nulla, neppure il super-dettaglio della A7R IV. L'ottica non è stabilizzata (sarebbe anomalo a queste focali), ma con un minimo di manualità di scatta bene anche a mano libera con le sole luci notturne della città. Con un treppiede e diaframmi più chiusi, potrebbero uscire delle meraviglie.

Il vero limite è il prezzo, in grado di spaventare chiunque: un 35 mm fisso al prezzo di un corpo macchina di fascia alta non è un boccone facile da deglutire. Chi può e ha una macchina esigente dal punto di vista del microdettaglio, però, dovrebbe pensarci seriamente: chi passa (o meglio torna) a una lente prime, allo zoom è difficile che ci torni...

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